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Biblioteca​

La biblioteca "Anna Caputi" dell' Accademia di Belle Arti di Napoli, quasi certamente istituita nel 1849 come risulta dai documenti presenti nell'archivio storico, è situata al I piano dell’Accademia di Belle Arti, nello storico edificio ex convento di S. Giovanni Battista delle Monache, ristrutturato nel 19° sec. da Enrico Alvino. Infatti, nel 1868 l'architetto curò il trasferimento del Palazzo degli studi all'attuale sede. Fino a questa data, l'Accademia e di conseguenza la sua biblioteca, avevano condiviso gli spazi, per volontà di Ferdinando IV di Borbone, con il Real Museo di Portici, la quadreria di Capodimonte e la libreria pubblica (Biblioteca nazionale "Vittorio Emanuele III"). L'ambizioso progetto del sovrano nasceva dal desiderio di riunire tutte le collezioni d'arte in un solo grande edificio per creare un unico grande museo: i capolavori dell'antichità erano così direttamente visibili ai maestri e agli allievi. 

Attualmente la Biblioteca possiede più di 16.000 volumi, di cui circa 1.000 antichi. Il fondo antico è costituito da pubblicazioni a carattere generale, ma anche manuali tecnici soprattutto francesi e tedeschi riguardanti la storia dell'arte, l'arte decorativa, l'arte industriale, l'anatomia artistica, il disegno, la chimica e la geometria. Particolarmente interessante è il "corpus" di miscellanee che racconta la storia dell'Accademia, il suo ruolo all'interno della società meridionale, la storia dei suoi docenti, dei suoi iscritti, delle materie insegnate e degli artisti napoletani attraverso varie tipologie di pubblicazioni : gli albi accademici, gli atti, i concorsi e le premiazioni, i cataloghi delle esposizioni, i discorsi inaugurali degli anni accademici, le memorie, i rendiconti, gli statuti. Dagli anni 50 ad oggi, la politica degli acquisti ha privilegiato l'orientamento didattico e le acquisizioni sono quindi offerenti alle discipline storico-artistiche insegnate in Accademia: storia dell'arte, scenografia, storia del teatro, del cinema, fotografia, grafica, design, incisione, ma soprattutto l'arte contemporanea connotando così sempre più l'orientamento della biblioteca e rendendola un punto di riferimento importantissimo, per molti aspetti unico, per gli studenti, gli studiosi e gli artisti nella nostra regione. 

Attualmente il patrimonio della biblioteca è suddiviso in quattro principali fondi: la Sala Arte, la Sala Consultazione, una Sezione Periodici e un fondo dedicato alla Didattica dell'Arte. 

Il patrimonio librario è stato catalogato in SBN, Servizio bibliotecario nazionale.

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